Fotografare gli animali

Scritto da Renato Franzi.

L a fotografia degli animali ha molti lati positivi. Permette di passare piacevoli ore immersi nella natura, spesso in compagnia di chi nutre lo stesso interesse. Fa dimenticare gli assilli della vita quotidiana, completamente assorbiti dalla sfida con il soggetto, che ha voglia di fare tutto meno che di essere fotografato. Fa scoprire i segreti dell'ambiente che ci circonda e dei suoi abitanti.

Falco Pescatore. Foto di Renato FranziIl lato negativo è spesso la delusione di scoprire che il bellissimo animale fotografato in primo piano è una figurina minuta e irriconoscibile al centro della foto. Lo scopo di queste righe è quello di dare alcuni consigli per evitare tale delusione.

Attrezzatura

Chi utilizza ancora la pellicola non ha certo bisogno di suggerimenti. Per chi è passato al digitale direi che non è indispensabile una macchina con ottica intercambiabile, si può ottenere molto anche con una compatta dalle buone caratteristiche.

Non spenderei un centesimo per un cavalletto, non serve mai ! Si rivela invece spesso indispensabile un'impugnatura a fucile, dal costo modesto.

Svasso Maggiore in abito invernale. Foto di Renato Franzi.

Nell'attrezzatura aggiungerei anche un buon binocolo 8x30 ed una guida tascabile agli uccelli europei (fa piacere anche sapere che cosa abbiamo fotografato).

Consigli di caccia

Le foto migliori si ottengono dalle postazioni fisse (capanni o osservatori) ad esempio nelle oasi del WWF, ma un ottimo capanno è anche l'automobile. Osservando bene, ci sorprenderà quanti animali sostino lungo i fossi adiacenti alla strada. L'importante è farsi notare il meno possibile e comunque comportarsi in modo da non suscitare paura. Ricordiamoci che a noi preme la foto, ma all'animale preme la vita. Dobbiamo perciò essere pazienti, perseveranti e sempre pronti a cogliere l'attimo.

Upupa. Foto di Renato FranziPosizionarsi, se possibile, con il sole alle spalle, saremo meno visibili e con il soggetto nelle migliori condizioni di luce.

Per soggetti vicini e di cui conosciamo la posizione o il percorso preferiti, predisporre tempo di posa e fuoco ed aspettare il momento buono. Se abbiamo osservato che il Martin pescatore si posa di preferenza su di un ramo, teniamoci pronti a riprenderlo in tale posizione, se siamo fortunati una bella foto con pesciolino in bocca non ce la toglie nessuno. Se il Porciglione o il Beccaccino sono soliti passare davanti al capanno, studiamo bene il punto di ripresa, ed aspettiamoli al varco col solo pensiero dell'inquadratura e dello scatto. E' consigliabile tornare nei posti dove si sono già scattate foto per migliorarle evitando di ripetere gli errori fatti.

Da non fare

Non lasciare traccia del proprio passaggio (rami rotti, cicche, custodie di rotolini, fuochi, ecc.). Non far volare gruppi di animali per ottenere una foto d'effetto. Non fotografare nidi con uova, nidiacei o anche solo in costruzione. Non fare rumore.

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